10.01.2012
Riforma del condominio: riprende la corsa
Sarà giovedì 12 gennaio 2012, nel pomeriggio, alla commissione Giustizia della Camera l'esame del progetto di riforma rimasto fermo dal 5 di aprile 2011 mentre erano iniziate e non concluse le audizioni delle parti sociali coinvolte dopo che erano stati ascoltati i pareri tecnici di insigni giuristi.
La riforma sarà realtà entro questa legislatura?
Sono elementi contrari all'approvazione la concreta possibilità che la legislatura finisca prima che sia possibile la conclusione dell'esame in commissione ed del voto dell'assemblea della Camera. Anche il successivo secondo passaggio al Senato per l'approvazione definitiva potrebbe risultare impossibile, se i lavori parlamentari saranno occupati da argomenti di maggiore urgenza ed interesse per il risanamento della situazione economica.
Tolto questo grave impedimento l'accordo politico tra maggioranza e opposizione che aveva determinato l'approvazione del Ddl al Senato é pressoche lo stesso che oggi sostiene il Governo: trattandosi poi di norme che hanno in apparenza solo rilievo tecnico ma che in realtà entrano nella case di tutti gli italiani, proprio per questo, potrebbe riscontrarsi, la volontà di concluderne l'iter
L'approccio "tecnico" manifesto dell'attuale esecutivo potrebbe anche comportare una revisione profonda del testo.
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Un utile contributo a comprendere lo stato dei lavori ed il rilievo delle modifiche che saranno eventualmente apportate al testo approvato in prima lettura il 26 gennaio 2011 dal Senato é il dossier n. 442 redatto dal Servizio studi della Camera dei Deputati che reca a confronto articolo per articolo le norme attuali con quelle di progetto, evidenziandone le differenze (testo in documentazione).
Dalla lettura del documento si comprende come solo apparentemente gli argomenti hanno rilievo meramente tecnico come se si trattasse di redigere un testo unco sui generis che traduca in legge le decisioni della giurisprudenza cosi come si sono evolute dal 1942 ad oggi.
Un esempio per tutti: il contrasto che lo stesso dossier parlamentare accenna e non approfondisce in materia di chi paga per chi non paga in condominio - regime della parziarietà o della solidarietà delle obbligazioni - potrebbe spingere l'esecutivo a valutare che la certezza dei rapporti quotidiani é fondamentale e una semplificazione può comportare benefici nei rapporti con i fornitori del ente condominio, rendendoli certi. Può permettere la crescita e lo sviluppo, anche col ridurre i conflitti tra i cittadini e diminuire i costi e migliorare l'efficienza della Giustizia.
Questi sono tutti obiettivi ampiamente dichiarati dell'attuale esecutivo e possono trovare applicazione anche in una realtà apparentemente di non rilevante importanza come il condominio.
In questo senso le norme del progetto di riforma andrebbero, proprio dal punto di vista tecnico, adeguatamente esaminate, modificate ed integrate.
Di Glauco Bisso su High Rise Condominium
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